L’umidità residua o umidità di costruzione è l’umidità ancora presente nelle opere edili a causa dell’incompleta evaporazione dell’acqua presente in molti materiali edili (malte, intonaci, rivestimenti, ecc.) utilizzati per la sua costruzione o per la ristrutturazione. Può avere una diversa incidenza in funzione dell’età dell’edificio.

L’umidità di costruzione, si manifesta soprattutto se non vengono rispettati i corretti tempi di ventilazione degli ambienti, previsti dai regolamenti edilizi e d’igiene in vigore durante gli interventi edili. Durante tali interventi i materiali edili trattengono a lungo i liquidi, specialmente se le opere procedono senza rispettare i tempi di asciugatura della lavorazione precedente.

Se la tua casa è stata costruita da meno di 12 mesi, è molto probabile la presenza di umidità residua.

I principali fenomeni visibili, per verificarne la presenza, sono muffe sulle pareti ed elevata umidità nell’aria interna, spesso accompagnata da odore fastidioso.

In base a documentate statistiche basate sull’analisi di centinaia di nuove abitazioni, realizzate da opportune e sofisticate indagini strumentali, si è riscontrato nel 80% di esse la presenza di umidità residua da costruzione.

Nelle abitazioni ristrutturate tale percentuale è risultata di solo il 5% (quindi nel rimanente 95% dei casi coesistono gli altri diversi tipi di umidità fino a qui illustrati).

Non esiste un rimedio immediato all’umidità residua da lavori edili.

Il miglior intervento da realizzare è attendere la naturale de-umidificazione delle pareti e degli altri manufatti.

In condizioni normali, infatti, l’umidità residua, scompare spontaneamente per evaporazione sulla base dei “tempi di prosciugamento” che possono essere calcolati, seppure con larga approssimazione, sulla base degli elementi richiamati in immagine.

Il prosciugamento è funzione di un coefficiente (p), caratteristico per ogni tipo di muratura, e dello spessore (s), della muratura stessa (espresso in centimetri).

Il tempo (t) necessario, espresso in giorni, occorrente ad una struttura per asciugarsi perdendo la propria umidità di costruzione è in rapporto al quadrato del suo spessore:

t = p x s2

Esempio: Il Castello Sforzesco di Milano, ha alcune murature che raggiungono spessori fino a 3 metri, quindi:

t = p x s2
t = 1,2 x 3002
t = 1,2 x 90.000
t = 108.000 giorni

t = 296 anni !!!