Abbiamo visto nella sezione “L’UMIDITA’ / I DANNI CHE PROVOCA” quali sono i più comuni problemi che si manifestano negli edifici: accumulo e cristallizzazione di sali per trasporto di contaminanti dai terreni umidi,  scrostamenti dell’intonaco, presenza di biodeteriogeni (muschi, licheni) nelle murature esterne, presenza di  muffe in quelle interne, condense nei muri freddi e scarsamente isolati, infiltrazioni d’acqua per molteplici motivi dovuti sia al decadimento delle strutture che a cause accidentali. Quindi, anche concentrandosi solo sulle più ricorrenti, sono veramente molte le potenziali problematiche e molto complicati il loro riconoscimento.

L’approccio corretto per risolvere i diversi problemi causati dall’umidità negli edifici è quello di analizzare con molto rigore le manifestazioni di degrado e comprendere quali sono i motivi, singoli o connessi, che stanno provocano il decadimento.

Soprattutto nel caso di un concatenamento di cause l’indagine diagnostica può risultare molto complessa e per questi motivi deve essere condotta sulla base di un preciso piano di accertamento da parte di professionisti di settore, con l’ausilio di strumenti professionali.

Per misurare l’umidità in un muro o in un intonaco ci sono due diversi metodi di approccio:

  • Metodo qualitativo,in cui si determina la presenza di umidità e la sua concentrazione.
  • Metodo quantitativo,in cui si misura esattamente la quantità dell’umidità dal campione prelevato.

In base alle norme internazionali ISO 9001:2015 e UNI esistono due tipologie di indagini da condurre:

  • Indagini non distruttive, quelle con cui non si rompe o si asporta nulla della muratura.
  • Indagini invasive, quelle con cui si deve necessariamente prelevare campioni di intonaco o altro, fare fori nel muro, ecc.

IGROMETRO ELETTRONICO A CONTATTO

  • Misura l’umidità istantaneamente, per contatto con la superficie da analizzare.
  • L’umidità è calcolata in funzione della resistenza elettrica offerta dalla muratura tra due elettrodi.
  • E’ una prova non molto precisa, ma è rapida e non distruttiva; è lo strumento più utilizzato in cantiere.

IGROMETRO DIGITALE AD ALTA FREQUENZA

  • E’ una tecnologia avanzata di recente introduzione sul mercato, basata sull’esame di onde elettromagnetiche induttive.
  • Permette una stima precisa dell’umidità fino ad una profondità di oltre 50 millimetri!
  • Consente una misurazione istantanea e non invasiva (senza forare il muro).

TELECAMERA A INFRAROSSI

  • Misura la temperatura della muratura grazie alle radiazioni infrarosse.
  • L’umidità è calcolata in funzione della temperatura superficiale del corpo murario.
  • E’ lo strumento più sofisticato (e costoso) ma permette di eseguire con precisione indagini “complete” su intere pareti in poco tempo.

IGROMETRO AL CARBURO

  • Basato sulla reazione tra Carburo di Calcio (CaC2) e acqua (rapido sprigionamento di acetilene).
  • L’umidità è stimata in base alla pressione sviluppata dalla reazione chimica del reagente con l’acqua contenuta nella muratura.
  • E’ una prova precisa, ma è laboriosa e “distruttiva” (si deve fisicamente prelevare un campione dalla muratura, inserirlo nel misuratore e frantumarlo).

METODO PONDERALE

  • Misura l’effettiva umidità attraverso l’analisi della differenza di peso tra un campione umido e lo stesso campione perfettamente essiccato.
  • Permette una misura assoluta e precisissima, a qualunque profondità, anche nel centro del muro.
  • E’ la tecnologia più affidabile tra quelle presenti sul mercato, ma necessita del prelievo di un campione in loco (misura distruttiva).